Saranno le relazioni al centro del 2024 di Oriente Occidente. Tra generazioni diverse, tra comunità distinte, tra generi, tra quelli che sono considerati centri e quelle che sono considerate periferie, tra economie consolidate ed emergenti, tra presente, passato e futuro: l’intreccio che dà vita alla complessità del mondo è fatto di una pluralità di voci, sguardi, arti, bisogni a cui si vuole dare spazio nelle diverse sezioni che costruiscono la proposta culturale e artistica di Oriente Occidente.
PEOPLE è la sezione di Oriente Occidente dedicata all’attivazione delle diverse comunità, alla costruzione di relazioni significative attraverso l’arte, allo sviluppo di progetti che promuovano il riconoscimento e il rispetto delle diversità. Quest’anno le proposte sono diverse e dedicate a più fasce d’età, dagli adolescenti agli over 70.
STUDIO si concentra sulle residenze artistiche: saranno infatti nove tra artisti, artiste e compagnie che si alterneranno negli spazi della Casa della danza e che avranno sostegno al loro lavoro: sei di queste sono selezionate tra le oltre 160 proposte raccolte grazie al bando residenze, due sono riservate agli artisti associati Nicola Galli e Carlo Massari, una rientra invece in un più ampio progetto di scambio internazionale tra Europa e Asia.
Il FESTIVAL raggiunge quest’anno la sua 44esima edizione, è in programma tra il 30 agosto e il 7 settembre prossimi con il terzo e ultimo capitolo dedicato a Mediterranei.
A illustrare bilancio, obiettivi e programmazione sono stati Anna Consolati, direttrice generale di Oriente Occidente, Lanfranco Cis, direttore artistico, Dario Piconese, vicepresidente. Al tavolo anche Micol Cossali, assessora alla Cultura del Comune di Rovereto: «Oriente Occidente rappresenta un esempio virtuoso di ciò che Rovereto può creare. In particolare negli ultimi anni il festival è uscito dalla dimensione dei pochi giorni di programmazione all’anno per abbracciare una vocazione più ampia, estesa su tutto l’anno e profondamente radicata sul territorio. In questo senso Oriente Occidente è uno strumento di creazione di comunità che stimola la curiosità, la relazione e lo sguardo sul mondo. Se Rovereto oggi è la città della danza, il primo seme è stato gettato da Oriente Occidente».
Per procedere verso l’anno appena iniziato, Oriente Occidente ha tirato le somme sull’anno passato grazie alla redazione del bilancio sociale, che sarà terminato entro il mese di maggio. Alcune anticipazioni sono già disponibili, sia rispetto alle relazioni tra la realtà roveretana e il territorio in termini culturali ed economici, sia sull’indotto che una realtà come Oriente Occidente restituisce alla città, sia sulla percezione dei pubblici di alcune questioni centrali. Grazie alle attività proposte da Oriente Occidente, nel 2023 sono stati oltre 700 i pernottamenti in 15 diverse strutture ricettive di Rovereto e della Vallagarina, tra hotel, b&b, appartamenti e l’ostello, per un totale di spesa a carico di Oriente Occidente che supera i 30 mila euro, a cui si aggiungono ulteriori 30 mila euro di consumazioni in ristoranti e bar della città. All’indotto diretto si aggiunge quello indiretto dato dai partecipanti al Festival e alle altre attività che, secondo quanto dichiarato dagli stessi in un’indagine sui pubblici condotta durante l’anno, per partecipare hanno riversato sul comparto turistico della zona ulteriori 250.000 euro.
Sentirsi parte di un tessuto economico locale e sempre più a km 0 nel rispetto di parametri di sostenibilità è un aspetto rispettato anche nella selezione dei fornitori di tecnica e produzione: oltre il 90% sono infatti aziende della provincia di Trento. Rispetto alle spese di comunicazione i fornitori locali sono il 50% e più del 35% della spesa totale è rappresentato da un investimento sul personale, con più dell’80% dei professionisti e delle professioniste coinvolti residenti in provincia di Trento.
Rappresentarsi come un tassello di un più ampio sistema e della comunità è tratto identitario di Oriente Occidente che affonda le radici in una città che riconosce l’associazione come un filo intrecciato al tessuto culturale. Nel 2024 il lavoro di rete e di comunità sarà in continua crescita: scuole della provincia, associazioni e realtà locali, cittadini e cittadine di ogni età, curiosi della danza e del teatro trovano a Oriente Occidente spazio per incontrarsi e incontrare artisti e artiste. Ma non solo. Si sviluppano infatti nel corso dell’anno progetti che vedono Oriente Occidente collaborare con istituzioni che rappresentano eccellenze del Trentino, nella convinzione che coltivare relazioni con enti diversi significhi fare sistema per crescere insieme al territorio. Nascono su queste premesse collaborazioni come quella con il Trento Film Festival e Artesella partner scelti da Oriente Occidente attraverso il progetto di Foundation Open Factory e ELIS Innovation Hub finanziato da VRT - Fondazione per la Valorizzazione della Ricerca Trentina per la realizzazione di un primo modello di bilancio d’impatto significativo per le realtà culturali della provincia. All’interno di questa area si inserisce anche il progetto triennale di Etika (il gruppo ecosolidale per l’energia della Cooperazione trentina con Dolomiti Energia), di cui Oriente Occidente è partner. Il progetto, che sarà presentato a breve, è finalizzato all’accessibilità attraverso gli strumenti della danza e del teatro. Inoltre è stata siglata una convenzione con TSM - Trento School of Management di co-progettazione per alcuni eventi e l’accesso del nostro staff al catalogo formativo proposto. Infine prosegue la collaborazione con i musei del territorio come Mart e Muse e con la Biblioteca Civica di Rovereto. Le relazioni internazionali si consolidano e crescono. Europe Beyond Access, il progetto su danza e disabilità che coinvolge Oriente Occidente dal 2018 è stato nuovamente finanziato e ha aumentato le sue dimensioni: le istituzioni culturali coinvolte sono dieci da dieci Paesi e per questa nuova edizione, fino al 2027, Oriente Occidente guida la comunicazione della rete e del consorzio. Proseguono le relazioni con EDN - European Dance Development Network, di cui Oriente Occidente è parte dal 2022: nel corso di quest’anno sarà attivato uno scambio di staff con un’altra realtà partner, preziosa occasione di formazione e incontro tra istituzioni diverse. Un'importante collaborazione è stata inoltre siglata con Asia-Europe Foundation (ASEF), organizzazione no profit intergovernativa che riunisce 30 nazioni europee e 21 asiatiche con base a Singapore, nata nel 1997 per promuovere scambi tra i due continenti. La cultura è una delle sette aree tematiche chiave di ASEF, che mette in contatto le comunità artistiche attraverso Asia-Europe Cultural Festival, un festival che celebra la varietà artistica tra Europa e Asia e promuove lo scambio e il dialogo, che ogni anno cambia la sua sede e che nel 2024 avrà luogo a Rovereto, negli stessi giorni di Oriente Occidente Dance Festival.
La sezione PEOPLE di Oriente Occidente nasce per pensare la danza come uno strumento utile a creare coesione sociale, dialogo intergenerazionale, educazione alla cittadinanza. Per il 2024 la proposta PEOPLE sarà ricca di quelli che spesso vengono definiti community project, che prevedono l’attivazione di persone che vogliono mettersi in gioco in modo nuovo, autentico, partecipativo e prendere parte a laboratori e percorsi di creazione con coreografi e coreografe che intrattengono relazioni longeve con Oriente Occidente. Per il secondo anno consecutivo è in corso il progetto Creature selvagge, laboratorio di arti performative per adolescenti curato da IAC - Centro Arti Integrate di Matera con la collaborazione di Morgana Furlani di Sharing TN e Mattia Benuzzi del CDM - Centro Didattico MusicaTeatroDanza di Rovereto. Un, due, tre stella! di Carlo Massari coinvolgerà invece persone over 70, un invito ad anziani e anziane a mettersi in gioco e condividere la propria infanzia attraverso il linguaggio del corpo. Eclissi di Michela Lucenti con Balletto Civile arriva con un progetto composito che avrà al centro la nuova produzione della compagnia, realizzata con giovani interpreti professionisti della danza e del teatro. Il pezzo avrà al centro il cammino di un gruppo di giovani verso una collina dove poter guardare un’eclissi di sole, che metaforicamente rappresenta il buio sociale che le nuove generazioni sono costrette ad affrontare in questi anni. Eclissi include anche una parte comunitaria che culminerà al Festival, con interventi urbani realizzati con chi avrà voglia di prendere parte al percorso.
Oriente Occidente Studio è spazio di residenze artistiche e ogni anno ospita artisti, artiste e compagnie che trascorrono a Rovereto un periodo di studio e creazione. Oriente Occidente Studio è parte del più ampio Centro regionale di residenza del Trentino Alto Adige/Südtirol, PASSO NORD insieme a Centrale Fies, Compagnia Abbondanza/Bertoni, Cooperativa Teatrale Prometeo e il Teatro Cristallo. Le residenze artistiche nel 2024 saranno in tutto nove. Sei progetti sono stati selezionati tra le oltre 160 candidature attraverso il bando: Claudia Caldarano, Cristina Kristal Rizzo, Gianmaria Borzillo, Sofia Nappi, Edoardo Mozzanega, Stefania Tansini. Due residenze sono riservate agli artisti associati Carlo Massari e Nicola Galli, e infine lo Studio ospiterà un lavoro in progress parte del più ampio scambio tra Europa e Asia attivato grazie alla partnership con ASEF.
Tornerà anche quest’anno, per la sua 44esima edizione Oriente Occidente Dance Festival, con il capitolo finale intorno al tema Mediterranei. Il Festival di Rovereto sarà in scena nei teatri, nei giardini, nei musei, nelle piazze della città tra il 30 agosto e il 7 settembre e il programma come sempre unirà grandi nomi della scena internazionale, alla produzione italiana e a nuove tendenze dal mondo, anche grazie all'importante collaborazione con Asia-Europe Foundation (ASEF). Mediterranei continua a voler rappresentare uno sguardo plurale, una moltitudine di voci, la frammentarietà di uno spazio che è molto più di un luogo fisico. Dopo aver guardato a questo spazio in senso geografico ampliandone i confini nel 2022, spostato l’attenzione sulla linea del tempo considerando le urgenze nel 2023, il focus per quest’anno sarà intorno alle relazioni che attraversano questo spazio pieno di contraddizioni e contrapposizioni, che è stato a lungo punto di incontro e scontro tra poli opposti. Economie emergenti si affacciano, intrecciano alleanze tra loro e stabiliscono relazioni con quello che era conosciuto come “Occidente”. In un mondo dove polarizzare e rinchiudere sfumature politiche e sociali in punti cardinali è ormai riduttivo, cosa caratterizza queste relazioni? Se disparità e diseguaglianze nella distribuzione delle risorse sono innegabili, provando a decolonizzare lo sguardo, quanta cultura, arte, moda, danza, tendenze, musica arriva da lontano subendo processi di appropriazione? Quanto impari è ancora questa relazione? E per quanto tempo ancora dovrà esserlo? Quali saranno - o forse già sono - le conseguenze? Nell’edizione numero 44 di Oriente Occidente Dance Festival proverà a farsi queste domande, insieme ad artisti e artiste che mostreranno le ambivalenze e le contraddizioni del mondo da ogni punto di vista. Tra gli altri, tre protagonisti della programmazione artistica saranno Seeta Patel, Leïla Ka, Compagnia Abbondanza/Bertoni.
Pluripremiata coreografa e danzatrice di origini indiane, Seeta Patel, crea con l’omonima compagnia spettacoli capaci di far dialogare la danza tradizionale indiana con quella contemporanea e con il teatrodanza. La produzione coreografica della compagnia è infatti profondamente influenzata dalle origini della coreografa e dalla sua formazione nel Bharatanatyam da cui prende ritmi, espressività e musicalità lasciandole entrare nelle sue produzioni in modo unico. Il lavoro di Seeta Patel rientra nella collaborazione con ASEF.
Leïla Ka è danzatrice, già interprete per Maguy Marin, e coreografa 32enne di base in Francia dove sta riscuotendo grande successo tanto da essere, secondo il quotidiano Le Monde, la giovane coreografa più presente nei cartelloni francesi.
Dall’Italia, da Rovereto, torna a debuttare sul palco di Oriente Occidente la Compagnia Abbondanza/Bertoni, storica compagna della danza contemporanea riconosciuta come una delle realtà artistiche più prolifiche del panorama italiano. Torna al Festival con la terza e ultima parte del progetto Io è un altro: un duetto al maschile, che segue Femina - candidato ai Premi Ubu 2023 come miglior spettacolo di danza - e si interroga sull’uomo contemporaneo. Il programma completo sarà presentato in una conferenza stampa all’inizio del mese di giugno.