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Annamaria Ajmone

Annamaria Ajmone, danzatrice e coreografa, laureata in lettere moderne si diploma come danzatrice presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano.

Al centro della sua ricerca c’è il corpo inteso come materia plasmabile e mutevole capace di trasformare spazi in luoghi creando parallelismi e sovrapposizioni temporali. Si avvale per le proprie produzioni di collaboratori con cui condivide il processo creativo, coinvolgendo così diversi immagini e visioni.

Dal 2014 presenta i propri lavori come coreografa in numerosi festival di danza, teatro e performing arts, musei, gallerie d’arte e spazi atipici in Europa, Asia, Nord Africa e Stati Uniti. Ha lavorato come danzatrice con diversi autori e coreografe e collabora con numerosi artisti su progetti di varia natura e durata.

Nel 2015 vince il premio Danza&Danza 2015 come Miglior Interprete Emergente Contemporaneo. Nel 2019-2024, è artista associata della Triennale Milano Teatro.

Annamaria Ajmone è ospite di Oriente Occidente Studio nel mese di luglio 2021 per una residenza artistica con il progetto dal titolo provvisorio La notte è il mio giorno preferito. Si tratta di un un atto di contemplazione performativa dell’Altro e del concetto stesso di Alterità.

La notte è il mio giorno preferito nasce grazie al contatto con la danzatrice, cantante e performer Veza Fernandez, interessata agli stati vocali e fisici estremi che mettono in discussione ciò che viene considerato normale, bello o armonioso, come l’ululato. La doppia natura dell’ululato – di segnale da una parte, di strumento per costruire uno spazio attraverso la relazione dall’altra – ha costituito il punto di partenza per una ricerca fondata sulla critica al paradigma antropocentrico nella relazione con la natura.

Oltre che di Veza Fernandez, la costruzione dello spettacolo si avvale della collaborazione dell’artista visiva Natália Trejbalová e della storica dell’arte e ricercatrice Stella Succi.

La residenza artistica si è conclusa con una prova aperta a danzatori/trici e operatori/trici culturali del territorio.

La notte è il mio giorno preferito è un tentativo di incarnazione dell’Altro attraverso una meditazione sugli animali, gli ecosistemi e più in generale sulla natura. Questo tentativo, però, è destinato al fallimento: non esiste possibilità di incarnare niente se non il proprio corpo, né di una comunicazione o comprensione interspecifica.

- Annamaria Ajmone

annamariaajmone.com