La compagnia d’autore del coreografo israeliano Emanuel Gat, dal 2007 installata nel sud della Francia, ha rapidamente conquistato le platee internazionali. Merito del suo fondatore il cui rigore della scrittura coreografica, delicata e profondamente musicale, virtuosa e insieme dimessa, lo ha identificato come autore raro e fuori dagli schemi. Peculiarità che ha condotto Gat a creare per storici ensemble di matrice accademica come il Ballet de l’Opéra de Paris e il Ballet du Grand Théâtre de Genève, e la più recente compagnia americana di Benjamin Millepied L.A. Dance Project.
Arrivato alla danza tardi, a 23 anni, Gat debutta presto come autore. Nel 1994, a soli 25 anni, dà vita al suo primo lavoro indipendente. Nel 2004 fonda l’Emanuel Gat Dance al Suzanne Dellal Center di Tel Aviv dove crea brani memorabili quali Voyage d’hiver, K626 e 3for2007 prima di trasferirsi alla Maison Intercommunale di Istres, Francia. Fervido oppositore della danza narrativa, Gat sostiene che sia la capacità di allontanarsi dalle strategie di funzionamento delle metafore, dei simboli e del parlare di qualcosa il fulcro dell’arte, e soprattutto della sua. “Quello a cui miro - spiega il coreografo - è abbandonarmi completamente all’atto creativo aperto, a continue domande”.
Coerenti con questa visione, anche i titoli dei suoi lavori, che non sono mai frutto di una ricerca tematica. Nascono semmai da coincidenze e casualità: così anche Plage Romantique, la sua ultima creazione, che deve il titolo alla celeberrima canzone francese di Pascal Danel degli anni Sessanta scovata per caso navigando in internet. Plage Romantique, in fase di realizzazione al momento in cui scriviamo, promette di essere una sorta di musical coreografico dove voci, canzoni, testo e partitura di movimento si incontrano nei corpi dei dieci danzatori epurati da ogni sorta di fronzolo per fare emergere la verità (che per Gat è l’abilità di ‘essere’ e non di ‘rappresentare’) del visibile e dell’udibile, senza artificio e nella stretta osservazione dei meccanismi del tempo.