Il flauto ney viene dalla tradizione sufi-islamica del passato, il clarinetto è simbolo della musica degli zingari turchi, il saz elettrico e il cucchiaio di legno sono la bussola musicale per le radici turche che risalgono ai tempi preislamici.
Questi gli strumenti che i BaBa ZuLa utilizzano, mescolandoli sapientemente al moderno dub orientale, il folk anatolico e lo psych-rock degli anni '60. Ed ecco la “psichedelia di Istanbul”. Considerati la punta di diamante della musica turca, la band nata nel 1996, vanta collaborazioni con artisti del calibro di Massive Attack e Einstürzende Neubauten.
Con il loro crossover di groove carovanieri, mormorii sciamanici, suoni da club e inni psych-folk, i Baba Zula arrivano a Rovereto dopo aver fatto ballare fan in tutto il mondo, da Tokyo a New York, da Nuova Delhi a San Paolo.
I turchi Baba Zula, con il loro dub/reggae che sdogana gli afrori giamaicani per le strade di Istanbul, creano un ponte che unisce oriente e occidente.