In un mondo diviso da confini, un corpo cammina - da solo, con altri.
Dal silenzio di un passo al ritmo vibrante delle danze di guarigione, il movimento diventa un filo conduttore tra tempi, terre e vite. Un gesto trasmesso e trasformato, per fare del patrimonio ereditato dal passato non è un cimelio, ma un respiro condiviso e vivo. Una danza che resiste, che ripara, che sogna il mondo un'altra volta.
Il corpo è un palinsesto - un testo scritto e riscritto da storie individuali, eredità culturali, dolore e gioia, gesti appresi. È il luogo stesso della memoria, ma anche dell'invenzione.