La bandiera è un oggetto che da sempre manifesta appartenenza o separazione e segna la distinzione tra ipotetici “noi” e “loro”. Il sudario è un lenzuolo funebre, che segna il confine tra i vivi e i morti. Due oggetti tessili legati da un’antica fratellanza evocata dalla creazione di Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi.
Il duo artistico che vive e lavora tra Torino e Berlino muovendosi tra danza, performance e arte visiva, arriva a Rovereto con una doppia proposta sul tema del potere attraverso i virtuosismi dello sbandieramento: A E R E A e Silver Veiled.
In A E R E A i due artisti sono in scena, comparendo dal buio insieme a bandiere ripulite da stemmi o simboli e costruendo con gli oggetti un’unica anatomia. Silver Veiled è invece un lavoro video creato a partire dal materiale di ricerca del dittico di cui A E R E A fa parte. Qui la bandiera disegna una partitura di svelamenti, che ancora una volta sottolinea la relazione profonda con il sudario.
In entrambi i pezzi i drappi sono di un grigio argenteo che li racconta per come sono e che ne lascia emergere la loro plasticità. Solo un simbolo si fa spazio: il becco di pappagallo, un animale che ripete frasi e parole, ignorandone il significato e le conseguenze. E sarà il movimento a raccontarci le cieche dinamiche del potere, la vanagloria delle guerre, il rigore degli schieramenti militari.
Il movimento di Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi inchioda sul palco la sua presenza e dichiara di essere “cosa da guardare”, impensabile fuori da questa condizione.
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