Yehudit Schischa Halevy è nata a Komàrno nel 1926 da famiglia ebrea. L'11 giugno 1944 viene deportata ad Auschwitz insieme ai suoi cari.
A Yehudit piace ballare e ogni sera, nella baracca del campo, danza esortata dalle compagne per scacciare il freddo e la paura.
Poco prima della vigilia di Natale del 1944, il Kapo le dice che le SS le avrebbero chiesto di danzare alla loro festa di Natale nel campo. Yehudit non accetta e per punizione è costretta a stare a piedi nudi nella neve per tutta la notte. È in quel momento che decide che, se fosse sopravvissuta, si sarebbe dedicata alla danza.
Yehudit soffre il freddo gelido, i campi di lavoro, una marcia della morte. Ma sopravvive.
Terminata la guerra fugge a Budapest dove conosce diversi artisti e prende lezioni di danza dalla ballerina ungherese Irina Duckestein, in precedenza assistente del maestro Kurt Jooss.
Il 16 giugno 1946 sposa Yedidya Ahronfeld, anche lui superstite, e decidono di andare in Palestina. Cambiano il nome della loro famiglia in Arnon e partono con più di cento orfani, tra i sei e i sedici anni e di lingue diverse. Per tenerli impegnati, lei insegna danza, lui matematica.
Nel 1948 gli Arnon raggiungono la Galilea in nave da Venezia con i bambini e fondano nello stesso anno Kibbutz Ga'aton, noto come “The International Dance Village”.
Nel 1973 il sogno di Yehudit Arnon diventa realtà: è fondatrice e direttrice della Kibbutz Contemporary Dance Company.
L'International Dance Village, situato in cima alle colline della Galilea occidentale, nel nord di Israele, è oggi il cuore e la casa della compagnia principale KCDC e della Seconda Compagnia (KCDC 2) ed è composto da un totale di quasi 100 danzatori e danzatrici provenienti da tutto il mondo.
La storia di Yehudit Arnon è la storia di una donna che ha avuto il coraggio di dire no, contrastando antisemitismo e ingiustizie creando un luogo di incontro e salvaguardia delle differenze.