Presenti Accessibili è il primo evento in Italia che invita il mondo della cultura a interrogarsi sul tema dell’accessibilità, sostenendo la nuova generazione di artisti di danza e teatro con disabilità, nell’idea di favorire la partecipazione di tutti e tutte sia in termini di pubblico che di professionalità.
E il settore culturale ha decisamente accettato l’invito proposto da Oriente Occidente con Al.Di.Qua.Artists, Ministero della Cultura e Regione Lombardia. Sono andati esauriti nella prima settimana i posti per partecipare ai talk e ai laboratori dedicati ai professionisti del settore: 80 operatori da 46 diverse istituzioni dall’Alto Adige alla Puglia, tra compagnie, festival, teatri, università, centri di formazione. Sono inoltre 110 le persone accreditate per il convegno del 29 aprile, in cui le ragioni degli artisti con disabilità incontrano programmatori e decisori politici, a cui si aggiungono rappresentanti di oltre 20 istituzioni di tutta Europa che seguono i lavori in streaming. A sigillare il lavoro di questi mesi e a sottolineare il valore della tre giorni, il Ministro alla Cultura Dario Franceschini invia un messaggio in vista del convegno del 29 aprile.
Sul tavolo dei relatori di Sala Biagi si alternano guidati dalla giornalista di Vanity Fair Marina Cuollo: Al.Di.Qua. Artists, Anna Consolati (direttrice generale Oriente Occidente), Donatella Ferrante e Antonio Parente (Ministero della Cultura), Graziella Gatulli (Dirigente Unità Organizzativa Attività culturali integrate, Arti performative e Autonomia), Mira Helenius Martinsson (CEO e Direttrice artistica di Skånes Dansteater), Charlotte Darbyshire (Direttrice artistica Candoco Dance Company), Ben Evans (Responsabile di Arti e Disabilità del British Council), Walter Zampieri (Responsabile dell'unità Programma Europa Creativa: Cultura, Agenzia EACEA, Commissione Europea). Ad aprire, i saluti istituzionali dell’assessore alla cultura della Regione Lombardia Bruno Galli.
In Europa il 12,8% della popolazione tra i 15 e i 64 anni ha una o più disabilità. Se si calcola l’interezza della popolazione europea, essa è composta per un quinto da persone con disabilità. Si tratta del 19% della popolazione.
Un dato che chiarisce come sia urgente pensare a nuove forme di rappresentazione e di partecipazione: PRESENTI ACCESSIBILI propone proprio questo.